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Il planetario nei suoi 30 anni ha ospitato generazioni di giovani e di appassionati per un equivalente numerico superiore al doppio della popolazione ravennate.
Alla prima lunga e positiva stagione gestita direttamente dall'Amministrazione Pubblica e personificata dal direttore Franco Gabici, che ha lanciato e radicato la struttura, è seguita l'attuale gestione da parte dell'Arar, da sempre di casa al planetario.
Le linee guida, da sempre condivise con Franco Gabici, sono state mantenute:
- attenzione massima alla divulgazione, con un occhiata di riguardo al mondo della scuola;
- collegamento fra la scienza, la poesia, la musica, la letteratura e il senso di meraviglia che non può non cogliere chi si affaccia sul nostro meraviglioso universo;
- distanza da un certo tipo di divulgazione che sfrutta le mode del momento e tende ad affabulare piuttosto che a far comprendere.
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Il planetario oggi è più in salute che mai, anche se i tempi e le ristrettezze finanziarie richiedono una gestione sempre più accurata e le proverbiali maniche rimboccate per far fronte a tutto.
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Il vicesindaco Giannantonio Mingozzi, intervenuto simpaticamente alla serata, ha ringraziato Franco Gabici, che ha lanciato e mantenuto in una corsa positiva il planetario nel suo primo lungo esercizio, e gli astrofili dell'Arar, che continuano a offrire ai cittadini di Ravenna occasioni per riflettere sul nostro universo e su come, perché no, farlo diventare migliore.
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"Guardate le stelle e diventerete più buoni"
così si sentiva spesso concludere Franco Gabici dopo una lezione sotto alla volta celeste del planetario.
E così concludiamo spesso anche noi …
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